Pesciolino d’argento

Disinfestazione  dei pesciolini d’argento

Prodotti per eliminare i pesciolini d’argento

Lepisma saccharina è un insetto lungo 10-15 mm, è fusiforme, schiacciato longitudinalmente e assomiglia a un pesce, si tratta di insetti primitivamente atteri.

I pesciolini d’argento sono attivi nelle ore notturne. Quando si trovano improvvisamente alla luce, ad esempio aprendo una finestra rimasta a lungo chiusa, oppure spostando un oggetto, fuggono velocemente per trovare un riparo. Hanno un andamento a scatti: effettuano movimenti rapidi, si bloccano per brevissimi intervalli e poi si muovono di nuovo.

I pesciolini d’argento si riproducono spesso per partenogenesi, quando vi è la riproduzione sessuata non avviene un accoppiamento vero e proprio, ma essendo insetti molto primitivi, l’atto viene garantito in un altro modo: il maschio depone il suo sperma in uno spermatoforo (capsula contenente lo sperma e ricoperta da fili sericei) a terra durante una specie di “danza dell’amore”, la femmina lo raccoglie e lo introduce nelle sue strutture riproduttive. Una volta fecondate, le uova vengono deposte in crepe e fessure, dietro ai libri o agli scaffali e nelle pieghe dei tessuti. A temperature intorno ai 25 °C una femmina depone circa 100 uova nell’arco della sua vita.

Il ciclo vitale, se le condizioni sono idonee, si compie in 3 mesi, mentre può prolungarsi fino a 3 anni in condizioni non ottimali.Gli adulti sono molto longevi: vivono in genere 2 anni ma possono arrivare anche a 8. Questi insetti sono in grado di sopravvivere per un anno o più senza nutrirsi. 

Ambienti frequentati:
Abitazioni, musei, biblioteche, dove trovano riparo dietro i mobili, nei libri, nei pressi di lavandini o negli scantinati.

Materiali attaccati:
Si nutrono a spese di materiale contenente polisaccaridi: carta, carta da parati, colla, rilegature, fotografie, tappeti, tessuti di cotone,di lino, ma anche di rayon, arazzi, zucchero, farina, pasta, cereali per la colazione, legumi secchi, carne secca, spezie. Sono in grado di danneggiare i tessuti di seta. Si cibano di insetti morti, esuvie, capelli, scaglie di pelle. In caso di assenza di materiali idonei di cui cibarsi possono danneggiare articoli di pelletteria e tessuti sintetici.

Danni:
Le erosioni che l’insetto provoca per cibarsi sono inizialmente superficiali ma, se sono presenti molti individui si ha l’asportazione di pezzi di materiale, tanto più grave quando si tratta di manufatti di pregio, nel caso di beni culturali. Le infestazioni a carico degli alimenti ne provocano la contaminazione.
Si evidenzia la presenza di L. saccharina dall’osservazione di piccoli fori irregolari e da tracce giallastre lasciate sui tessuti infestati.